Proseguono gli interventi sugli edifici scolastici. Ormai a buon punto i lavori di miglioramento sismico ed efficientamento energetico alla palestra della media ex Saffi e in dirittura d’arrivo il cantiere per la realizzazione della nuova scuola materna di Canonica, a giorni partiranno anche i lavori di sistemazione dell’area esterna della scuola elementare Fratelli Cervi a Sant’Ermete.
L’intervento permetterà innanzitutto di migliorare l’accessibilità dell’edificio; previsto inoltre lo smantellamento dell’attuale recinzione in pali e rete, che sarà sostituita con una nuova recinzione di confine. Per livellare l’area esterna presente sul lato e sul retro della scuola con la quota del marciapiede, sarà posizionato del terreno vegetale aggiuntivo: questa porzione di cortile sarà dotata inoltre di un tappeto erboso, mentre l’ingresso verrà pavimentato in prato sintetico che sostituirà l’asfalto.
Il progetto messo a punto dal Servizio tecnico comunale prevede anche la realizzazione di un nuovo tratto di rete fognaria per lo smaltimento delle acque bianche e l’abbattimento di alcune piante poste sul retro del fabbricato, che non possono essere salvaguardate poiché poste sulla linea di confine dove troverà posto la nuova recinzione. I lavori – approvati dalla Giunta comunale nei giorni scorsi per una spesa complessiva di 25.000 euro – verranno realizzati nell’arco di un paio di mesi, fra settembre e novembre.
“La proposta di sistemazione dell’area esterna era stata oggetto di un progetto presentato in occasione del bilancio partecipato 2017 da un gruppo di genitori degli alunni che frequentano la scuola Fratelli Cervi”, sottolinea l’assessore ai Servizi educativi e scolastici, Pamela Fussi. “Proprio nello spirito del bilancio partecipato, l’amministrazione comunale ha fatta propria la proposta avanzata dalle famiglie integrandola con un miglioramento generale dell’accessibilità dell’edificio. Un progetto – conclude l’assessore – che va nella direzione del percorso partecipato Citability, condotto nei mesi scorsi, grazie al quale è maturata una più ampia riflessione sull’accessibilità della città e, in particolare, degli spazi pubblici a partire dalle scuole”.