227.000 metri quadrati di suolo edificabile tornano a uso agricolo. L’assessore Sacchetti: “Variante anti-cemento che anticipa la nuova pianificazione per un consumo zero di suolo”
Arriva a conclusione l’iter della variante specifica al Piano strutturale comunale per la riduzione delle aree edificabili. Il Consiglio comunale convocato per il 26 febbraio è infatti chiamato ad approvare la variante specifica che riduce di 227.000 metri quadrati il consumo di suolo edificabile.
“Come sempre, la revisione degli strumenti urbanistici richiede tempi non brevi in considerazione della complessità delle procedure previste dalle normative, ma non c’è dubbio che anche questo passaggio che sta per concludersi, volto alla riduzione del consumo di suolo, sia un atto particolarmente importante che chiude la fase del Piano strutturale comunale avviata nel 2009 e contestualmente pone le basi della nuova pianificazione strategica del Pug, il Piano urbanistico generale che dovrà essere approvato nei prossimi anni”. Per l’assessore alla Pianificazione urbanistica Filippo Sacchetti si raggiunge così l’obiettivo di ridurre in maniera drastica il costruito, grazie all’iter avviato nel maggio 2019 con l’approvazione del documento preliminare da parte della Giunta per il declassamento a terreno agricolo di una quota consistente di aree di nuova urbanizzazione individuate dal Psc, non ancora attuate o inserite nei piani operativi comunali.
“In termini effettivi – aggiunge l’assessore Sacchetti – la riduzione riguarda 227.000 metri quadrati di suolo edificabile, che torna all’agricoltura dove possibile o a usi naturalistici, e circa 50.000 metri quadrati di costruito, di cui poco meno di 20.000 metri quadrati di residenziale e circa 30.000 metri quadrati di produttivo. Se questa variante può essere definita una variante anti-cemento, che dà seguito a un preciso indirizzo espresso dal Consiglio comunale nell’ottica del consumo zero di suolo, va anche sottolineato il determinante coinvolgimento dei privati, che si sono fatti avanti aderendo al bando pubblico per il declassamento delle aree edificabili”.
“Nel frattempo – conclude l’assessore alla Pianificazione urbanistica – l’Amministrazione comunale sta portando avanti con grande determinazione gli accordi sottoscritti con i privati nell’ambito dei Piano operativo comunale 1, per la rigenerazione di edifici e spazi in disuso, nonché per la riqualificazione di importanti zone del centro urbano come quelle a ridosso della via Emilia. Interventi che assicureranno un nuovo rilancio della città in termini di nuovi investimenti produttivi, ritorno in opere pubbliche e l’incremento dell’occupazione, in un momento di straordinaria emergenza come quello attuale”.