È stato sottoscritto questa mattina l’accordo urbanistico inserito nel Piano operativo comunale 1 per la trasformazione dell’edificio Gallavotti Arredamenti. Si tratta del tredicesimo accordo raggiunto fra l’Amministrazione comunale e i privati che hanno avanzato proposte coerenti con le linee guida del Poc1 attraverso il quale l’Amministrazione comunale ha dato corso a una nuova pianificazione per una rinnovata visione strategica della città.
“Con l’intesa firmata oggi – afferma l’assessore alla Pianificazione urbanistica Filippo Sacchetti – a cui se ne devono aggiungere altre quattro in via di definizione, sono 18 gli accordi, dei 27 inseriti nel Poc1, che si sono trasformati o stanno trasformandosi in impegni concreti da parte di imprenditori e società che hanno raccolto il nostro invito a farsi avanti per ridisegnare spazi pubblici e privati della città con modalità trasparenti e innovative. Quanto avviato nel precedente mandato amministrativo – prosegue l’assessore Sacchetti – sta dunque trovando attuazione ben oltre qualsiasi previsione iniziale, se si pensa che per tutti i progetti strategici che riguardano la Via Emilia, i laghi artificiali presenti sul Marecchia, alcune frazioni, e altri che interessano il capoluogo, come le Corderie, e il centro storico, all’interno del quale è presente il mobilificio Gallavotti, si è arrivati a definire nero su bianco gli impegni dei privati e le modalità di attuazione degli interventi”.
“Questo accordo che si inserisce appieno fra i progetti di rigenerazione urbana e di recupero del patrimonio edilizio esistente – conclude Sacchetti – oltre a confermare l’attrattività e l’interesse a investire su Santarcangelo, è particolarmente importante soprattutto per la sua collocazione all’interno del centro storico e per il contesto in cui è inserito, a ridosso del parco e della piazza delle poste”.
L’intervento di riqualificazione e di ristrutturazione previsto per il complesso immobiliare Gallavotti – un grande contenitore collocato in una posizione strategica costruito attraverso più fasi a partire dagli anni ’50 e ’60 – consiste nel recupero del fabbricato che potrà essere destinato a funzioni compatibili con il centro storico quali quelle commerciali (al piano terra) e residenziali, ridisegnando il fronte lungo via Lauro de Bosis che prospetta sul parco Campo della Fiera e su piazza Marconi, nonché la facciata retrostante più a diretto contatto con il tessuto storico. Il contributo economico di sostenibilità per il cambio d’uso a compensazione della monetizzazione delle dotazioni private e pubbliche (parcheggi e verde attrezzato) è fissato in 368.721 euro.